MODA E TREND
Rubrica a Cura di Francesca Marrese e Gabriella Corbo
COSTUMI MEDIEVALI E RIEVOCAZIONE STORICA
Di Francesca Marrese
Nel corso del Medioevo la quotidianità e le abitudini della
società vennero fortemente influenzate dalla religione.
La moda era molto importante nel medioevo perché dai vestiti
che si riconoscevano gli appartenenti alle diverse classi sociali .
Nel costume si opera una fondamentale rivoluzione : la
differenza netta fra l’abito maschile è quello femminile.
UOMINI
L’abbigliamento maschile di base era quasi uguale per tutti:
camicia abbondante che poteva servire di giorno e di
notte,infilata in un paio di pantaloni aderenti lunghi fino ai ginocchi e sui
quali si indossava una tunica comoda che permetteva la più ampia libertà di
movimenti, fermata alla vita da una cintura dalla quale pendevano:
un mazzo di chiavi, un pugnale, gli attrezzi da lavoro,una
borsa per il denaro (le tasche non erano ancora state inventate).
Per uscire si metteva sopra un mantello.
La camicia, che si indossava sotto la veste, era una specie
di tunica chiusa sui lati e aperta in basso davanti e dietro, lunga fino a metà
polpaccio e con le maniche strette ai polsi:
ricadeva sopra le brache e le calze.
Bianche, di lino o di seta, le camicie più belle avevano i
polsi e il colletto ricamati e la pettorina lavorata.
Le brache erano il solo capo d'abbigliamento riservato
esclusivamente all'uomo:si trattava di calzoni di tela sottile lunghi fino alle
caviglie e che potevano essere stretti, a sbuffo o pieghettati.
La tunica era l'abito aristocratico per eccellenza:simile a
un abito, poteva essere di lana o di seta,aveva un'ampia scollatura, che
permetteva di infilarla dalla testa.
Le maniche arrivavano a metà braccio o poco sotto ed erano
molto larghe e la gonna, ampia, pieghettata e aperta davanti e dietro, arrivava
fino ai piedi.
Era chiusa in vita da una cintura.
Anche il mantello era un indumento riservato ai nobili,che
poteva essere di vari tipi.
La forma più comune era quasi a ruota,
di mezza lunghezza e senza maniche.
In genere era di tessuto pesante foderato di
pelliccia,ricamato e ornato di frange; aveva un apertura laterale e si chiudeva
sulla spalla destra per mezzo di un fermaglio o di un legaccio.
L'ultimo capo d'abbigliamento era costituito dai guanti,di
cui tutti facevano grande uso. Erano di maglia di lana, di pelle o di
pelliccia. Era un capo di vestiario che si offriva spesso in dono e che
possedeva un grande valore simbolico:
consegnare il proprio guanto al signore
era un segno di omaggio, gettarlo un segno di sfida. Si
toglievano per entrare in chiesa o per stringere la mano a qualcuno.
Per uscire gli uomini indossavano una mantellina che li
riparava dalla pioggia e dalla neve in mancanza dell’ombrello.
In testa portavano un cappello a punta o un berretto di
feltro o pelle.
Poiché non esistevano i bottoni, si faceva largo uso di
fibbie, cordoni e lacci.
DONNE
L’abbigliamento femminile consisteva in una camicia semplice
e lunga fino ai piedi hiamata interula o sotano sopra la quale veniva indossata
una specie di tunica ampia e variamente sagomata.
La maggior parte dei capi che componevano l'abbigliamento
femminile
non era molto diversa da quella portata dagli uomini, ma
variavano per stoffe e colori ricchezza di ornamenti e di
accessori.
Le donne non indossavano le brache ma a volte stringevano il
petto con un velo di mussolina a mo' di reggiseno.
La tunica poteva essere di due tipi:
quella normale era una veste semplice lunga fino a metà
polpaccio, mentre quella composta, comparsa verso la fine del XIII secolo,
aveva il corpetto modellato con rinforzi aderente sul petto.
Aveva poi, una larga fascia che sottolineava la vita e una
gonna lunga aperta sui fianchi.
La vita doveva essere stretta, e le gonne
molto ampie e molto ricamate.
Il corpetto aveva il compito di slanciare la figura e
disegnare la forma dei fianchi, del ventre e della schiena. Aveva una
scollatura rotonda, ampia, dalla quale potevano uscire la camicia e le maniche
lunghe svasate a partire dal gomito.
preziosa e colorata. che venivano avvolti sul braccio.
L'eleganza imponeva che la donna completasse la tunica o la
veste con una cintura, di cuoio intrecciato, di seta o di lino, sapientemente
allacciata.
Si effettuava un primo giro all'altezza della vita, un nodo
sulle reni,poi un secondo giro all'altezza dei fianchi,
un nuovo nodo all'altezza del bacino ed infine si lasciavano
cadere le estremità in due strisce uguali fino a terra.
Le scarpe erano di vario tipo: alte o basse, chiuse o
aperte,con o senza linguetta, di cuoio, di feltro, di tessuto, foderate di
pelliccia.
Il mantello femminile era una pellegrina semicircolare che
non veniva chiusa sulla spalla come quella degli uomini ma sul petto. A partire
dal XII secolo i mantelli vennero chiusi con doppi bottoni
che si infilavano in due occhielli e potevano essere sferici,piatti,
di cuoio o di tessuto, d'osso, di corno, d'avorio o di metallo. Il mantello si
prestava ad una grande varietà di invenzioni
quanto alla forma, alla lunghezza, alla decorazione, alla
materia usata.
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