PILLOLE DI LETTERATURA
Rubrica a cura di Francesca Santoro e Rossella Di Prenda


Dante e la poesia


“La poesia è quando un emozione ha trovato il suo pensiero e il pensiero ha trovato le parole”.
La poesia al giorno d’oggi è l’unico mezzo per ritrovare e riscoprire i veri valori della vita.
Ti voglio bene i love you
Scrivere di per sé non significa compiere un atto che termina lì dove si mette un punto. Si scrive sempre per coinvolgere gli altri, per provare se le corde dei nostri sentimenti possono vibrare insieme ai sentimenti di un pubblico sui temi fondamentali dello nostro essere umani. Quando sentiamo l’esigenza del foglio bianco, con i versi che andando a capo creano pause appropriate e lasciano spazio per la riflessione, allora la nostra poesia acquisisce un senso molto profondo, quel senso che noi ragazzi vogliamo regalarvi in un momento così difficile. 

Il poeta Dante è considerato il padre della lingua italiana, la sua fama è dovuta principalmente alla Commedia, divenuta celebre come Divina Commedia e considerata la più grande opera scritta in lingua italiana, praticamente uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. 
Ciò che narra Dante è avvenuto quando lui aveva 35 anni, cioè quando era giunto alla metà di quella che, ai suoi tempi, era la durata media della vita umana. Il poeta in questa poesia ritiene quest’età il “mezzo”, il punto centrale della vita. Il poeta si smarrisce in una selva oscura e non sa ricordare in che modo si è perso, poiché la sua mente, quando vi si è addentrato, era offuscata …

Rossella Di Prenda
Francesca Santoro

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